CALIPSO
il nuovo progetto di arte performativa di framedivision si è aggiudicato il bando:
“Stagione d’Artista 2019”a Rio Marina, Isola d’Elba.
CALIPSO
Alexine Dayné performer e attrice
Paola Zaramella regista e drammaturga
Alessio Zemoz artista e fotografo
“Stagione d’Artista 2019”
Il bando “Stagione d’Artista 2019” offre agli artisti selezionati una settimana di residenza (con vitto e alloggio) per produrre e sperimentare il progetto proposto e condividerlo con il territorio e la comunità dell’Isola. Il tema di questa terza edizione è “fluido/solido”, da intendersi come dualità i cui singoli elementi coesistono e si completano, oltre ad opporsi. Fluidità come chiave di lettura per descrivere la contemporaneità: scorrevolezza e spostamento permanente che riguarda, ad esempio, il corpo, le relazioni, il territorio e la ricerca, oltre a caratterizzare forme economiche e sociali di esistenza. Questa mutevolezza, spesso anche sinonimo di instabilità, sussiste o si alterna alla stabilità di ciò che è solido, sicuro ma che, allo stesso tempo, rischia di apparire come sinonimo di rigidità e conservazione.
Il programma della Stagione d’Artista con i vincitori della selezione 2019:
Il manifesto con le Restituzioni e i Trekking d’Artista:
https://elbadelvicino.com/wp-content/uploads/2019/07/EDV_manifesto-stagione-dartista-stampa_A2.pdf
CALIPSO
è una performance scenica in dialogo con l’audiovisivo. L’idea è quella di condurre lo spettatore dentro ad un percorso esperienziale utilizzando l’analogico per raccontare la storia di Ulisse. Sulla terra che è per natura solida, una performer guiderà il pubblico all’azione.
Dentro ad una dimensione fluida, dunque immaginaria e onirica, un proiettore a diapositive accompagnato da voci cinematografiche ci trasporterà nel viaggio di ritorno ad Itaca.
CALIPSO
da un punto di vista visivo, è costituito da una ricerca artistica che fa uso della fotografia contemporanea: indagine nel paesaggio/territorio, racconto personale del contesto e rivisitazione del patrimonio visuale legato alla memoria custodito dagli abitanti o frequentanti del luogo. Il metodo è quello della ricerca, è dinamico e prevede anche l’acquisizione di materiale sonoro (interviste). Pertanto le scelte di strumenti e linguaggi dipenderanno dalle situazioni che riusciremo a sviluppare durante la settimana di residenza.
La restituzione finale è un evento pubblico di matrice performativa dal vivo.