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SENZA TRAMA E SENZA FINE

Responsable

Fratello e sorella

Dopo i recenti allontanamenti dal genere che meglio lo contraddistingue, operati con Roubaix – Une lumière e Tromperie, Desplechin torna a girare un family drama, dalla trama alquanto semplice: Louis e Alice Vuillard (cognome ricorrente nei film del regista), fratello e sorella, hanno da molti anni troncato il loro rapporto,

As Bestas

Antoine Denis (Denis Ménochet) e la moglie Olga (Marina Fois), coppia francese di mezza età, si trasferiscono in Galizia per cimentarsi nell’agricoltura eco-sostenibile. Rifiutano così di vendere il terreno a una multinazionale che installa pale eoliche, facendo saltare l’affare. Gli abitanti del luogo, che speravano nei soldi per cambiare vita,

Kafka a Teheran

Presentato in anteprima lo scorso maggio al 76º Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, unico film iraniano presente alla kermesse, Kafka a Teheran, il cui titolo originale si ispira a Versetti terrestri della poetessa Forough Farrokhzad, voce contraria alle autorità religiose negli anni Sessanta, è il racconto di

Passages

L’amore è un insieme di fili intrecciati, uniti tra loro da molti nodi: è un incontro tra persone, un intrecciarsi e talvolta uno sciogliersi perché quel nodo che tanto si pensava indissolubile non era in realtà così stretto come appariva. Ed è di intrecci che il regista Ira Sachs vuole

Falcon Lake

Vacanze estive, un campeggio che, per quanto lungo, è destinato prima poi a finire. Ma  siamo in Canada, dove il clima è sempre uggioso, più simile a quello autunnale. Un’amicizia  che si trasforma in qualcosa di più, ma lui ha tredici anni (quasi quattordici, ci tiene a  sottolineare) mentre lei

Dogman

Alphonse de Lamartine diceva: «Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane»; se poi ne invia cento – come a Douglas, il ragazzino prigioniero di un padre orco e di un fratello sadico – vuol dire che Dio ha proprio a cuore i fragili e gli afflitti, anche se

Asteroid City

Metanarrazione, virtuosismi registici, citazioni di ogni sorta, un cast stellare. Wes Anderson mette un altro tassello nel suo percorso di ricerca autoriale all’insegna dell’assurdo, di una malinconica comicità e di una meticolosa attenzione all’estetica visiva e sonora sorretta da un uso espressivo della fotografia e della colonna sonora.  Il suo

Il cielo sopra Berlino

“Anzitutto non c’è cosa che si possa descrivere se non un desiderio, o i desideri in genere. […] Il desiderio che qualcosa esista, e poi ci si lavora finché esisterà. Si vorrebbe offrire qualcosa al mondo, qualcosa di più bello, o di più vero, o di più esatto, o di