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SENZA TRAMA E SENZA FINE

Le recensioni di tutto

recensioni

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La bella estate

Presentato in anteprima mondiale lo scorso agosto al Locarno Film Festival, nella sezione Piazza Grande che ogni sera con il suo schermo gigante può accogliere fino a ottomila spettatori, La bella estate è il terzo lungometraggio dopo Febbre da fieno del 2010 e Fiore gemello del 2018 realizzato dall’autrice romana Laura Luchetti, che ne cura regia

Anche io

Nel 2016, due giornaliste del New York Times, Megan Twohey (Carey Mulligan) e Jodi Kantor (Zoe Kazan), iniziano a indagare sugli abusi sessuali che Harvey Weinstein, presidente della Miramax, imponeva ad attrici e collaboratrici. Raccolgono varie testimonianze scoprendo gli accordi che l’uomo imponeva loro per ridurle al silenzio e poter

The Quiet Girl

Prima opera in lingua gaelica candidata agli Oscar per il miglior film straniero ed esordio nel lungometraggio di Colm Bairéad, The Quiet Girl è un lieve e rarefatto racconto di crescita e formazione vincitore nel 2022 del premio della giuria al festival di Berlino nella sezione Generation KPlus. Ispirato al

Empire of light

Chi ama il cinema, in tutti i suoi risvolti poetici e le sfaccettature sognanti, apprezzerà l’ultimo lavoro di Sam Mendes. Probabilmente non il lavoro migliore, non troppo acclamato dalla critica e non eccellente nella scrittura, al punto da farlo risultare spesso scontato e un po’ banale, nello sviluppo drammaturgico. Questi

Una relazione passegera

Emmanuel Mouret, autore e interprete di commedie sentimentali malinconiche, torna al Festival di Cannes con Una relazione passeggera, film di cui cura regia e sceneggiatura. Charlotte e Simon, i bravissimi Sandrine Kiberlain e Vincent Macaigne protagonisti dell’opera, si conoscono in maniera casuale ormai non più giovani, scoprendo inaspettatamente di piacersi

Il patto del silenzio – Playground

Il Patto del Silenzio – Playground è costruito su misura di bambino, che gioca tutto puntando all’immedesimazione totale nella sua piccola protagonista, Nora, riuscendo a trionfare grazie ad una regia capace di far brillare attitudini attoriali di bambini. Laura Wandel realizza un’opera prima muscolare e convincente che riesce ad immergere

Tutto in un giorno

Appena ventiquattro ore di tempo (un giorno, per l’appunto) separano i tre protagonisti da un destino incombente. Rafa (Luis Tosar) è un avvocato attivista che crede fermamente nelle cause degli “ultimi”, tanto da dedicare quasi tutto il suo tempo al lavoro, trascurando così sua moglie, spesso lasciata a casa da

Holy Spider

Iran, 2001. Raihimi, una giornalista che lavora a Teheran, si sposta nella città santa di Mashhad per indagare su un serial killer che uccide le prostitute convinto di liberare le strade dai peccatori per conto di Dio. Nonostante il numero delle vittime continui ad aumentare, le autorità locali non sembrano