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SENZA TRAMA E SENZA FINE

saison culturelle 2017-2018

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Ammore e malavita – Manetti bros

Negli ultimi anni, il cinema e la serialità hanno educato lo spettatore ad una visione della violenza sempre più realistica: liberata dai filtri che ne edulcoravano gli effetti proteggendo l’emotività, appare ora in tutta la sua crudele e spietata efferatezza. In un tale contesto, nessuna tematica meglio della criminalità organizzata

Nothingwood – Sonia Krolund

La documentarista francese Sonia Krolund decide di seguire il regista e produttore afgano Salim Shaheen durante le riprese del suo 111° film. Salim, star ineguagliata in Afghanistan e autore decisamente prolifico, nonostante la sua popolarità in patria è praticamente sconosciuto in Europa occidentale. In questo viaggio scopriremo il suo passato,

Happy End – Michael Haneke

Dopo il ritratto doloroso di un’anziana coppia in Amour, Haneke torna a proporci la sua visione sempre più pessimistica del presente. Non facciamoci prendere in giro dal titolo: non c’è nessun lieto fine, ma il finale è memorabile. E anche qui, la morte è ovunque, dentro la vita di tutti

Victoria – Sebastian Schipper

Victoria, quarto film del regista Sebastian Schipper (noto in Italia principalmente per Lola Corre), potrebbe apparire come un’opera pretestuosa o, tutt’al più, come un puro esercizio di stile: si tratta di un unico piano-sequenza di due ore abbondanti (terzo tentativo, ci dice il regista), che si ricollega a precedenti illustri

Nico, 1988 – Susanna Nicchiarelli

Apertura di Orizzonti dell’ultima Mostra di Venezia, Nico, 1988, diretto da Susanna Nicchiarelli (Cosmonauta, La scoperta dell’alba), è il racconto doloroso, a tratti spezzato, a tratti abbagliante, degli ultimi due anni di vita di Christa Päffgen, nota come Nico. Anni in cui è stanca della musica ma ne ritrova l’essenza,

L’equilibrio – Vincenzo Marra

Avere coraggio, essere determinati e lottare. Don Giuseppe, prete dalla coscienza tormentata, lo sa molto bene quando esorta il vescovo per essere trasferito da Roma in Campania perché si accorge che i sentimenti per un’operatrice umanitaria del centro di accoglienza della parrocchia di cui è responsabile stanno per mettere a

120 battiti al minuto – Robin Campillo

Il rosso è un colore ambiguo, simbolo, tradizionalmente, di un paradossale connubio di elementi: passionale amore e sanguinosa morte. Non a caso i palloncini lanciati nel corso delle manifestazioni di protesta dal gruppo Act up-Paris sono colmi di densa vernice vermiglia che imbratta massicciamente i bianchi fogli delle istituzioni e