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SENZA TRAMA E SENZA FINE

saison culturelle 2019-2020

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Dafne – Federico Bondi

Proiettato nella primavera di quest’anno al Bari International Film Festival, dopo la presentazione al 69° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, in occasione del quale si aggiudica il premio FIPRESCI nella sezione Panorama, il primo di numerosi riconoscimenti, Dafne è un elogio alla poesia delle piccole cose. La protagonista è una ragazza

La vita invisibile di Eurídice Gusmão – Karim Aïnouz

Vincitore di “Un Certain Regard” a Cannes, una testimonianza felice del cinema brasiliano nonostante le difficoltà del paese nell’era Bolsonaro. Come ninfe – Euridice della mitologia greca – due sorelle si trovano su un abisso, quello geografico delle alture di Rio de Janeiro, ma a un livello metaforico rappresenta anche

Le invisibili – Louis-Julien Petit

Perdere il posto dove stare è come perdere sé stesse. Perdere la possibilità di tornare a casa la sera, spogliarsi degli abiti pregni degli odori della giornata, sostituirli con quelli lindi e rassicuranti di casa è come perdere la propria identità, fino a cancellare i propri nomi per assumerne altri,

Quando eravamo fratelli – Jeremiah Zagar

Inizia come un filmino di famiglia, alternato a scarabocchi animati, la terza opera di Jeremiah Zagar, giovane regista americano segnalatosi qualche anno fa con In a Dream, il potente documentario sul padre artista. Per la sua prima opera di finzione – presentata al Sundance Film Festival nel 2018 – Zagar sceglie

Burning, L’amore brucia – Lee Chang-dong

Selezionato per rappresentare la Corea del Sud come miglior film in lingua straniera agli Oscar 2019, Burning – L’amore brucia è basato su Granai incendiati di Murakami e s’ispira a Barn Burning di Faulkner dove, in entrambi, l’eredità paterna è il rancore che attanaglia il cuore. Jong-su è un giovane di umili origini che fa il

Takara • la notte che ho nuotato – Damine Manivel, Kihei Igarashi

Takara – La notte che ho nuotato è diretto da un francese, Damien Manivel, e da un giapponese, Kihei Igarashi. In qualche modo quindi, allargando lo sguardo, è come se in questa tenerissima fiaba invernale si incontrassero e venissero rielaborate alcune tradizioni delle due cinematografie d’appartenenza. Si respirano per esempio l’aria

Il mangiatore di pietre – Nicola Bellucci

Dopo il successo di Gronzy Blues (candidato all’European Film Award come miglior documentario), Nicola Bellucci torna sul grande schermo osando con il suo primo film di finzione Il mangiatore di pietre, adattamento dell’omonimo romanzo di Davide Longo, presentato alla 36a edizione del Torino Film Festival e al Trento Film Festival 2019. Il film

Apocalypse Now – Final Cut – Francis Ford Coppola

Mezz’ora più lunga della versione che nel 1979 uscì nelle sale, vinse la Palma d’Oro al Festival di Cannes e scosse la New Hollywood, e accorciata di una ventina di minuti rispetto all’ipertrofico Redux del 2001, Apocalipse Now – The Final Cut è << l’edizione definitiva e perfetta >> – parole dello stesso Francis