LaCAMERADiORFEO, un progetto framedivision JUNIOR CLUB
un progetto a cura di Alexine Dayné in collaborazione con Cristina Gugnali, counselor espressivo, e in sinergia con il gruppo educatori della NoiegliAltri s.c.s. di Aosta realizzato negli spazi della Cittadella dei Giovani di Aosta nel 2016.
Orfeo, “che dell’arte incarna i valori eterni”, è sceso nell’Ade per riportare a casa la sua amata Euridice. Ciò gli fu concesso a patto che non si voltasse a guardare la sua amata prima di uscire. Egli non resiste e poco prima della libertà si volta e la guarda condannandola per l’eternità. Questo mito ci ricorda che fermarci a guardare chi siamo è un’atto necessario per lo sviluppo della persona. Fermarci a guardare noi stessi e ciò che amiamo genera conseguenze che portano alla crescita morale e spirituale. In questo senso, il cinema è strumento principe davanti al quale fermarsi e guardare.
Il progetto LaCAMERADiORFEO è un’iniziativa educativa, artistica e culturale destinata ad un gruppo di utenti di minore età del Servizio ADE (Assistenza Domiciliare Educativa) e della Comunità educativa per Adolescenti Maison d’Accueil, entrambi servizi offerti dalla Cooperativa noiegliAltri.
Il laboratorio si è sviluppato in dieci incontri settimanali (più un incontro finale e conclusivo) dove l’elemento cinema è risultato centrale al fine di promuovere un lavoro introspettivo e cognitivo nel merito di quella che è definita una relazione di transfert consapevole. Utilizzando il codice della proiezione filmica condivisa, e visto le caratteristiche dell’utenza, è stato scelto un tema attinente al periodo storico che stiamo vivendo e in particolare all’attualità giovanile e adolescenziale: la precarietà giovanile contemporanea in senso lato. Gli incontri sono stati suddivisi in due macro-sezioni: proiezioni filmiche e relativi laboratori esperienziali. Le cinque visioni con analisi e discussioni sono state individuate in base al tema di partenza. Ogni film scelto è stato caratterizzato da sottotemi specifici come l’amicizia, l’amore, il lavoro, l’abbandono, la crescita e i rapporti interpersonali. I cinque laboratori esperienziali hanno sviluppato una partecipazione e creazione attiva dei ragazzi.
PROGRAMMA
10 incontri ( 5 proiezioni di film + 5 laboratori esperienziali)
10 settimane di lavoro distribute su due mesi + 1 settimana finale e conclusiva per la preparazione del libretto d’artista
ogni incontro è stato previsto con un tempo di due ore e trenta minuti
I cinque film proposti sono stati: Quasi amici di Olivier Nakache e Éric Toledano, Noi siamo infinito di Stephen Chbosky, Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, Will Hunting – Genio ribelle di Gus Van Sant e Boyhood di Richard Linklater. Le proiezioni sono state immediatamente seguite da un momento di confronto e discussione “a caldo”, per raccogliere in maniera del tutto spontanea le impressioni degli utenti nel loro ruolo di spettatori. Durante la visione, i ragazzi avevano a disposizione un foglio bianco diviso in due per scrivere le loro impressioni sul film. La settimana successiva alla visione cinematografica si sono svolti i laboratori esperienziali collegati alle suggestioni suscitate dai film. In questa sede è stato chiesto agli utenti di divenire “attori”. Ogni sessione di laboratorio è stata incentrata su un’attività specifica espressiva ed artistica fino ad arrivare alla produzione materiale di un “libretto d’artista”. Il primo incontro esperienziale ha coinvolto la comunicazione espressiva proprio perché ai ragazzi è stato chiesto di imparare a guardarsi interiormente, in relazione alla storia e alle immagini in movimento, di riuscire a descriverle e ad esternarle con semplici parole e aggettivi. Gli altri laboratori si sono concentrati sul disegno di un fotogramma/scena/sequenza del film oppure su uno o più stati emotivi derivati da questo, in seguito sulla ri-scrittura di monologhi/dialoghi e infine sulla re-interpretazione e recitazione. Infine nell’ultimo incontro si è cercato di sperimentare le varie forme artistiche unendole nella preparazione del lavoro conclusivo chiamato “libretto d’artista”.
Il progetto LaCAMERADiORFEO si pone l’obiettivo di aiutare le persone ad aprirsi ad una migliore compartecipazione del proprio vissuto emotivo attraverso il confronto con l’altro da sé e attraverso una serie di attività che ruotano attorno allo strumento del cinema. Questo confronto consente, attraverso un linguaggio di immediata comprensione come quello cinematografico, di migliorare la qualità della propria vita affettiva, individuale e sociale. Il progetto ha tentato di fornire strumenti alternativi per il rafforzamento dei meccanismi di autostima e di analisi in una logica di aiuto al soggetto stimolato a valutare con obiettività le difficoltà incontrate e a strutturare adeguate capacità di fronteggiamento degli eventi critici. L’iniziativa così proposta permette di individuare strategie e metodologie innovative che valgano a sviluppare modelli positivi di comunicazione e di convivenza sociale con il conseguente superamento di condizioni, reali e/o potenziali di disagio ed emarginazione.
LaCAMERADiORFEO è stato realizzato in condizioni protette per un armonico sviluppo della personalità e per un costruttivo scambio relazionale. Questo primo esperimento è stato portato all’interno di un’aula della Cittadella dei Giovani, luogo destinato ad attività creative per ragazzi e spazio neutro, intimo ed infine attrezzato per la visione filmica.
I risultati derivati da questo tipo di progetto si sono riscontrati nell’auto-conoscenza e nella stimolazione della riflessione in particolare legata alla visione e alla consecutiva discussione sul film. I laboratori esperienziali hanno dato la possibilità ai ragazzi di poter a poco a poco creare un gruppo, aumentando la capacità di entrare in contatto con l’altro. In questo senso, LaCAMERADiORFEO ha favorito i singoli punti di forza dei partecipanti riducendo in maniera ragionata e consapevole atteggiamenti negativi e spiacevoli e aumentando la conoscenza profonda delle proprie emozioni.