Guardare il cielo fino a poter osservare quell’energia così luminosa che si sprigiona è dire di aver visto una supernova, una meraviglia. Un film, in particolare un road movie ricco di sfumature, che racconta la potenza e la profondità dell’amore tra due uomini sessantenni, due comapagni di vita da molto tempo, così devoti l’uno con l’altro. Sam è un pianista e Tusker uno scrittore che ha scoperto di essere affetto da demenza precoce. Quest’ultimo decide di intraprendere un viaggio in camper con Sam per prendersi una vacanza dalla realtà e per rivisitare luoghi e persone importanti del loro passato comune. Nel corso del viaggio, entrambi dovranno cercare di comprendersi e capire il modo individuale di affrontare la malattia con l’imminente trasformazione del loro rapporto. Tusker è un uomo che ha vissuto con l’indipendenza e ironia. Non può sopportare di diventare un peso per Sam, per cui Tusker è il centro del mondo.
Il regista inglese usa il viaggio fisico e spirituale dei due per riflettere sulla morte e sulla vita: mette in scena lo scorrere del tempo, come aveva già fatto con Hinterland, suo film d’esordio. Harry Macqueen, attore da molto tempo e regista per la seconda volta, sceglie una linea struggente, delicata, “immersiva”, ma non manipolativa delle emozioni degli spettatori, e Stanley Tucci mantiene una compostezza che si misura con la difesa stoica e fiera della propria dignità.
In questo film, si entra tra le pieghe dei corpi dei due protagonisti, tra i loro abbracci sinceri e Tucci e Firth, grandi amici nella vita, da attori hanno chiesto di scambiarsi le parti: Tucci avrebbe dovuto interpretare Sam, Firth Tusker. I due riescono perfettamente a narrare la loro intimità fatta di silenzi, sguardi, mani che si uniscono. C’è chi non è pronto a lasciare andare e c’è chi vuole ancora avere il controllo sulla propria vita. I due interpreti si fanno spazio nel camper, nelle stanze delle case di amici e parenti durante una cena, esplodono nella natura di fronte ai paesaggi meravigliosi, si presentano con tutto il loro amore, la loro disperazione, il loro disagio.
Supernova parla del coraggio di accettare le situazioni anche se non vanno sempre come vorremmo, della libertà di fare le proprie scelte, del rispetto per l’altro: non si può ricattare o imporre nei rapporti d’amore.
Una delicata e malinconica poesia, un racconto di vita che attraversa terre fisiche e umane sottolineando bene l’intimità dei protagonisti, mantenendo la distanza. La grazia e la semplicità pervadono questa storia, lasciando a Tusker e a Sam la dignità dei sentimenti che i due attori riescono a restituire con grande equilibrio e complecità.
Alexine Dayné