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Tutti amano Jeanne

Tutti amano Jeanne, commedia scritta e diretta dalla giovane regista francese Céline Devaux, è un racconto tutto al femminile. Jeanne, interpretata dall’attrice Blanche Gardin, è una donna in carriera che, per un progetto andato in rovina, si trova piena di debiti e come unica soluzione per saldarli viaggia a Lisbona per vendere l’appartamento della madre precedentemente defunta. Tra verità e illustrazione, lo spettatore può vedere la protagonista a tutto tondo, i suoi pensieri vengono presentati fuori campo da una Jeanne in miniatura, disegnata come un fantasmino di capelli su sfondo colorato. Questo flusso di coscienza, già presente in altre opere, tra cui la commedia inglese Il diario di Bridget Jones di Sharon Maguire (2001), fa instaurare un rapporto speciale con lo spettatore, rendendo più reale e umano un racconto fittizio. La regista ha poi voluto mettere qualche elemento in più: oltre a suoni e immagini, insieme a Jeanne, lo spettatore può immaginare odori e flashback del suo passato. Ed è proprio per questo che, come il titolo suggerisce, è impossibile non amare Jeanne, così complessa e divertente, che potrebbe ricordare una donna di tutti i giorni. Il gioco di illustrazioni che la regista ha voluto inserire nel racconto cinematografico è, in realtà, un elemento presente in ogni opera della Devaux che, prima dell’esordio cinematografico, nasce come illustratrice, cimentandosi nel campo dell’animazione. Il grillo parlante di Jeanne è quindi una presenza che arriva dal passato della stessa regista e che però sparisce pian piano durante il lungometraggio, per lasciare spazio al dolore vero della protagonista: la perdita.

In questo viaggio ironico e divertente, si cela in realtà una vita fatta di perdite, non solo materiali, ma anche sentimentali. Il lutto di una madre lontana, che lascia alla figlia solo i suoi beni: nella casa che Jeanne è costretta a lasciare per il suo benessere finanziario, si trovano vecchi oggetti ormai incustoditi, ma anche tanti ricordi che sembravano dimenticati da tempo. Ed è proprio in quella casa e in quegli oggetti che Jeanne ricorda la madre, che la lascia in un mondo che per lei sembra non andare per il verso giusto. Lisbona, città splendente, sembra dare solo ricordi di un passato lontano, che non le lascia un attimo di tregua, neanche sul piano amoroso: in questo viaggio fatto di ricordi dolorosi, Jeanne si trova davanti a due vecchie conoscenze, due uomini agli antipodi, complessi a loro volta, che scuotono ancora di più il presente già travagliato della protagonista. Tutti amano Jeanne è il primo lungometraggio di Devaux, che non ha voluto fare una commedia come le altre. Il film, selezionato per la Semaine de la critique al Festival di Cannes 2022, è una storia di vita, di ironia ma anche di dolore per la perdita sia emotiva che materiale.

Alice Zoja

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