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Tutto può accadere a Broadway – Peter Bogdanovich

50767Un affettuoso omaggio alla commedia americana anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, ovvero al cinema di Lubitsch (e più propriamente a “Fra le tue braccia” del 1946), di Hawks, di Wilder ma anche di Allen. Un cameo nel finale offerto da un esponente di spicco del cinema dell’ultimo ventennio, un susseguirsi di citazioni impregnate di cinefilia e un ritorno efficace alla regia cinematografica – dopo anni di assenza – di Peter Bogdanovich, nostalgico estimatore della produzione hollywoodiana risalente all’epoca d’oro.

Una sceneggiatura datata (scritta dal regista e dalla sua ex moglie circa quindici anni fa), ma fresca, grazie anche alle performance di rilievo del cast che contribuiscono a render piacevole ed esilarante il film. Il ruolo della protagonista, la giovane aspirante attrice – nonché squillo per necessità – Isabella “Izzy” Patterson, è affidato alla non ancora famosissima Imogen Gay Poots che non sfigura però, accanto al veterano della comicità statunitense Owen Wilson, qui alle prese con un personaggio “vittima” del suo estremo amore per il genere femminile e al quale – nonostante le sue tendenze adulterine – ci si affeziona fin da subito. L’attore interpreta il regista teatrale Arnold Albertson e l’intero intreccio della storia, narrato attraverso la funzionale alternanza dei flashback e dei racconti dei fatti accaduti anni prima, e rievocati dalla protagonista durante un’intervista, è basato sul reticolato di segreti, bugie, fraintendimenti ed equivoci che ruotano attorno ad un suo genuino gesto di generosità nei confronti della escort (o “musa”, come preferisce definirsi Izzy).

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La storia decolla quando, al casting per lo spettacolo di Albertson, si presenta la stessa Izzy. A partire da questo momento le loro vite e quelle di numerosi altri personaggi si ingarbugliano e si confondono, con ritmo frenetico e tanta ironia: quelle di Delta Simmons, moglie del regista nonché prima attrice nello spettacolo di Albertson, e del suo vanesio compagno di scena Seth Gilbert, stereotipo della star del jet-set newyorkese; quelle di una psicanalista sopra le righe non propriamente ligia al suo lavoro, egregiamente e felicemente interpretata da una spassosa e convincente Jennifer Aniston; e poi quelle di un attempato giudice ossessionato da Izzy e del suo buffo investigatore privato. cast-tutto-puo-succedere-1150x748

Con She’s funny that way (titolo originale), il regista ossequia il teatro servendosi dello strumento filmico e gioca coi labili confini e le incerte definizioni di realtà e finzione (quello che viene messo in scena nella pièce di Albertson è infatti lo specchio di quello che accade nelle vite “reali” degli stessi interpreti e autori). Lo spettatore resta affascinato da una eternamente cinematografica New York, e in particolare da Broadway, in cui davvero “tutto può accadere”, i sogni possono diventare realtà, un po’ di magia, di frivolezza e una grande dose di romanticismo non guastano e dove è persino concesso, se serve a raggiungere la felicità, dare “scoiattoli alle noci”!

                                                                                                                         Loredana Iannizzi

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