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SENZA TRAMA E SENZA FINE

Alexine Dayné

Captain Fantastic – Matt Ross

Leggendo il titolo, potremmo immaginare di vedere un film di supereroi, ma poi, guardando la locandina, dove i protagonisti indossano abiti piuttosto stravaganti per la nostra epoca e spunta persino un pulmino rétro che assomiglia molto a quello di Little Miss Sunshine, ci viene in mente che assisteremo a una

Ma loute – Bruno Dumont

E’ davvero molto strana la combinazione del digitale che allude al nostro mondo contemporaneo con l’epoca di inizio Novecento descritta in questo film e la caratterizzazione dei personaggi e dell’ambientazione che rimanda al primo cinema, il cinema delle origini o alla commedia italiana di Risi e Scola che riuniva due

Frantz – François Ozon

Con Frantz, Ozon riesce a ripercorrere tanto cinema del passato, al contrario di altri suoi capolavori, per reinventarsi e suggerire il presente, attraversando la storia, l’arte e la letteratura. Basandosi sulla pièce teatrale di Maurice Rostand, L’homme que j’ai tué (1925), il film si adatta liberamente al melodramma cinematografico di

Quando hai 17 anni – André Téchiné

Attraverso una carrellata, i titoli di testa corrono velocissimi sui prati verdi d’estate per poi passare alla strada che ci conduce al biancore e ai boschi innevati nelle montagne della Francia sud-occidentale. Thomas è un ragazzo di colore, adottato da una povera coppia di contadini, che bada alla fattoria e

La comune – Thomas Vinterberg

Durante l’infanzia e l’adolescenza, Thomas Vinterberg ha realmente vissuto con i genitori in una comune ed è per questo che il regista può essere identificato fin da subito con i due non adulti del film: l’adolescente Freja e il bambino Vilads, malato di cuore. Freja e Vilads osservano i grandi

Carol – Todd Haynes

Gli sguardi di due splendide donne così diverse e distanti si incrociano in un grande magazzino di giocattoli nella New York anni cinquanta. Già Lontano dal paradiso era ambientato negli anni cinquanta e Todd Haynes continua ad ispirarsi al melodramma di Douglas Sirk e a Fassbinder, ma qui oltre all’amore

La isla minima – Alberto Rodriguez

Quando guardiamo La isla mínima ci ricordiamo della prima stagione di True Detective soprattutto per la geografia dei luoghi: da una parte siamo nelle paludi minacciose che circondano il fiume Guadalquivir, in Andalusia, nel sud della Spagna dove i volti delle persone sono implicitamente o esplicitamente ostili e dall’altra c’è

Il figlio di Saul – Laszlo Nemes

La didascalia che apre Il figlio di Saul ci spiega chi erano i Sonderkommando: gruppi di prigionieri (perlopiù ebrei di robusta costituzione), nei campi di sterminio, destinati a lavorare intensamente all’eliminazione di altri ebrei prima di essere eliminati a loro volta. Il film esordio dell’ungherese László Nemes si concentra sul