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SENZA TRAMA E SENZA FINE

giulio piatti

Mustang – Deniz Gamze Ergüven

Siamo in un piccolo – e meraviglioso ‒ villaggio costiero affacciato sul Mar Nero. Qui vivono cinque sorelle orfane, con lo zio e la nonna: vivaci, vitali, inarrestabili, finiscono inevitabilmente per scontrarsi con una realtà fortemente tradizionalista che, per secoli, ha tramandato una serie di regole relative a usi e

Bande de Filles – Cécile Sciamma

  Quand on raconte une histoire de marginalisation sociale le risque est toujours le même, c’est-à-dire celui d’injecter, à l’intérieur du point de vue narratif, une sorte de moralisme qui juge les personnages et qui, en même temps, tend à résoudre l’intrigue avec un simple « happy end ». De plus, au

The lobster – Yorgos Lanthimos

The lobster ci presenta un futuro prossimo nel quale non si ha più il diritto di essere single, pena la “reincarnazione” obbligata in un animale a scelta. Scapoli e zitelle, vedove e vedovi vengono così trasportati in un hotel, all’interno del quale, con l’aiuto di alcuni strampalati riti comunitari, dovranno

Eisenstein in Messico – Peter Greenaway

Serghei Michailovic Eisenstein è stato uno dei registi più importanti del novecento e, al contempo, una personalità straripante; basta sfogliare velocemente uno dei suoi numerosi libri per cogliere la poliedricità di interessi – filosofia, arte, architettura, matematica, disegno – e immaginarsi il suo carattere superbo e pieno di sé, capace

Taxi Teheran – Jafar Panahi

È stata una strada imprevedibile, sterrata, ad aver portato il neorealismo italiano nel cuore della Persia. La Nouvelle vague iraniana ha infatti tentato di riprendere una radicale riflessione sul cinema, proprio dove Rossellini & co l’avevano interrotta: non più attraverso la decostruzione “critica” del paradigma hollywoodiano, ma con una raffinatissima

Vergine giurata – Laura Bispuri

  Camera a mano, piglio documentaristico, storie di confine e di identità: una parte consistente del cinema italiano contemporaneo – si potrebbero citare, su tutti, Andrea Segre e Alice Rohrwacher – sembra andare in una direzione precisa, e Vergine Giurata, di Laura Bispuri, tratto dall’omonimo romanzo di Elvira Dores, non

Foxcatcher – Bennett Miller

  La sfida di ogni biopic hollywoodiano è sempre la stessa: riuscire a superare i fatti biografici, che interessano inevitabilmente soltanto una nicchia specializzata, per assumere un valore universale, in grado, attraverso il filtro cinematografico – sentimenti, drammi e coinvolgimento – di parlare a tutti. Bennett Miller ci riprova dopo