Format compatto, dedicato al racconto di una Valle d’Aosta alternativa: vite e mestieri che attraversano la notte, letteralmente e metaforicamente. Il tentativo è quello di raccontare storie “di margine”, che non siano ancora passate sotto l’occhio della macchina da presa.
Il format è consequenziale rispetto ai contenuti: significa passare letteralmente la notte con i soggetti da riprendere e intervistare, in modo da far emergere una realtà diversa, non sempre tenuta in considerazione. Interviste e contributi sono girati tutti in una stessa notte. L’idea è quella di utilizzare un linguaggio “crudo”, da reportage, senza filtri. L’imprevisto, insieme, alla “costrizione” a dover concludere tutto in una singola notte, possono rendere il format interessante e contemporaneo.